Il 20 Marzo del 1890 il Buffalo Bill’s Wild West Show fece la sua ultima esibizione a Firenze, davanti ad un vasto pubblico nonostante il clima avverso.

L’arena era vero un pantano, così piena di buche e fossati, che la famosa diligenza di Deadwood sembrava come se stesse per essere fatta a pezzi, mentre il passeggero che ne occupava il posto all’interno fu visto aggrapparsi selvaggiamente a tutto ciò su cui poteva mettere le mani per impedire di essere sbalzato fuori nel fango.

I posti coperti, che avevano il prezzo di cinque fiorini, erano abbastanza occupati, mentre solo alcuni dei posti più economici all’aria aperta erano ancora vacanti.

Durante i suoi otto giorni di permanenza, il Colonnello Cody ebbe solo tre bei giorni di clima, ma le entrate per fortuna ammontarono comunque a circa 70.000 fiorini. Un’incredibile somma per quell’epoca.

Vennero istituiti treni e biglietti speciali che portarono un gran numero di persone provenienti da Siena, Empoli, Livorno, Pisa, Pontassieve, Prato e Pistoia.

Alla fine dello spettacolo, l’intero anfiteatro fu smantellato e messo poi a bordo di un treno speciale diretto a Bologna per l’esibizione che si sarebbe tenuta quattro ore dopo.

E la sera successiva un altro treno speciale seguì il Colonnello Cody, partito nel pomeriggio così velocemente, tant’è che gli italiani lo definirono amichevolmente come l’“Espresso Fulmine”.

La compagnia rimase quasi una settimana a Bologna prima di recarsi a Milano, da dove partì poi per Bruxelles attraverso la Germania, imbarcandosi per l’Inghilterra da Anversa.

Il Colonnello Cody affermò che aveva intenzione di ritirarsi dal business del Wild West Show dopo essere tornato a casa.

Il viaggio italiano dello spettacolo fu un vero successo, e se il clima si fosse mantenuto migliore, come nei primi due giorni, molte persone sarebbero state addirittura allontanate per la troppa richiesta di affluenza, così come accadde per le prime esibizioni nel paese.

La troupe ricevette molta ospitalità a Firenze e migliaia di inglesi e americani furono visitatori costanti della città in ogni condizione atmosferica.

I commercianti americani di pop corn e caramello, che viaggiavano al seguito dello spettacolo, ebbero un commercio fruttuoso, e dopo le esibizioni una folla incredibile assediava entusiasta i loro stand.

La troupe del Wild West Show aveva al seguito veri indiani nativi, bisonti selvatici e cavalli mustang selvaggi.

Quando arrivò a Bologna, in un sabato mattina, suscitò una notevole sensazione, mentre i Pelle Rossa avvolti in morbide coperte colorate varcavano le strade fiancheggiate da palazzi decadenti, formando così un notevole contrasto con gli ultimi rappresentanti degli Indiani del Nord America.

Fuori la Porta San Felici venne allestito un ampio ippodromo, dove in poche ore furono sistemati i carri e le tende.

Bologna riuscì a garantire posti affollati persino fuori dal cancello, per far vedere la rappresentazione.

La vivida immaginazione italiana fu fortemente stimolata per mezzo di centinaia di banconote dai colori vivaci che erano state generosamente distribuite per tutta la città.

Lo spettacolo iniziò con l’ingresso delle varie tribù di indiani, cowboy e messicani ed un forte applauso salutò l’apparizione della bandiera italiana mentre veniva trasportata da un cavaliere che, tra i battiti della Marcia Reale, la portò così rapidamente che in seguito si distinse venendo definita come “metallo contro il cielo”.

Un ricevimento altrettanto popolare salutò la bandiera americana, mentre la band suonava la canzone “Yankee Doodle”.

Anche l’aspetto del Colonnello Cody fece una forte impressione, ed un gran numero di bellezze bolognesi dagli occhi scuri parlava in termini entusiasti di “BuffaBill” come l’uomo più bello che avessero finora mai visto lì.

Anche il tiro al bersaglio di Miss Oakley, le prodezze con la pistola di Barker ed il tiro alla palla di vetro del Colonnello Cody al galoppo furono altrettanto molto applauditi.

Gli spettatori restarono molto impressionati anche dagli attacchi contro la diligenza di Deadwood e dalle danze indiane, al punto da ritenere che il lungo spettacolo finì presto da quanto ne rimasero coinvolti.

Il Colonnello Cody riferì di avere apprezzato moltissimo la sua esperienza in Italia, per la calorosa accoglienza ricevuta dalla sua gente, portandola con sé nel cuore.

Oggi c’è un luogo più di tutti in America che celebra il famoso Colonnello Cody:
il Buffalo Bill Center of the West, precedentemente noto come Buffalo Bill Historical Center, situato a Cody, nel Wyoming.

Esso è un complesso di cinque musei ed una biblioteca di ricerca unica, con arte e manufatti del West americano, che riportano indietro nel tempo in un mondo fatto di cowboy e cowgirl, indiani delle pianure e paesaggi naturali aspri ed incontaminati.

Con cinque musei di livello mondiale sotto lo stesso tetto ed una vasta gamma di programmi ed esperienze, qui creerete ricordi unici nel vostro viaggio attraverso l’area dello Yellowstone.

E’ tempo di salire in sella e cavalcare nella storia coinvolgente del selvaggio West!

Venite a scoprire insieme a me
l’eredità western di Buffalo Bill,
nel Grande West Americano!

Vi invito a seguirmi e ascoltarmi fino alla fine dei miei tanti racconti:
Attraverso lo storytelling delle mie molteplici esperienze!

– Maurizio –

#CastleDreamsGETAWAYS

#BEbyMaurizioDiBella

Il Colonnello William Frederick Cody

Buffalo Bill’s Wild West Show

Nativi americani nel circo a Bologna

#CastleDreamsGETAWAYS

Video consigliato

Buffalo Bill’s Wild West Show Employed Real Native Americans

error: Content is protected !!