Nella storia del West americano, il saloon è una vera e propria istituzione.

Un sacco di storia degli Stati Uniti vi si è svolta all’interno, o è stata comunque influenzata dalle attività dei saloons!

Così come dietro le porte battenti o nei vicoli di questi luoghi avvennero alcuni dei peggiori esempi di crudeltà e di insensibilità verso gli altri, allo stesso tempo i saloons vennero poi ricordati anche per grandi atti di rara bontà umana che ebbero luogo all’interno di questi stabilimenti.

Qui vennero ordinati i predicatori, si effettuarono matrimoni e battesimi, furono eseguiti servizi di chiesa e nelle emergenze mediche vi venivano spesso curati anche i feriti.

Il saloon serviva spesso come un centro comunitario per le assemblee cittadine, elezioni e processi giudiziari.

Nel 1835, i residenti di New York potevano entrare in uno degli oltre 700 saloons, che nel 1862 arrivarono ad essere circa 3.000.

Gli stabilimenti dove poter andare a bere erano in media una dozzina per ogni blocco.
Le strade laterali ospitavano spesso alcuni dei flussi più difficili e violenti.

I sindacati contrari ai saloons chiesero presto che restassero chiusi la domenica, in parte anche in modo da poter organizzare il lavoro dei baristi.

Le città che non vantavano almeno un saloon erano poche e lontane tra loro. Il XIX secolo in America poteva quasi essere definito il “millennio dell’alcool”, in quanto il bere era diventato ormai estremamente comune.

Una carenza di bevande alcooliche sarebbe stata considerata niente meno che un vero disastro. Persino Jamestown, in Virginia, aveva un saloon o taverna fin dal 1607.

Utilizzando la melassa dalle Indie Occidentali, i produttori di rum iniziarono circa nel 1700.
Altri processi furono scoperti molto prima.

La birra veniva fatta inizialmente di melassa e crusca, cachi, patate, chicchi di mais, zucche o altri ortaggi che permettevano la fermentazione.

Nel New England gli agricoltori facevano persino birra di abete rosso e betulla, insieme al forte sidro.

In epoca coloniale, le parole “taverna” e “il solito” erano i termini comuni in una casa del bere.

Nel 1644 il Connecticut approvò una legge che stabiliva che ogni comunità doveva aprire e mantenere una taverna.
Il Massachusetts approvò un decreto simile dieci anni dopo.

Bicchieri e boccali venivano accantonati sul retro del bancone del bar e venivano spesso numerati per indicarne le loro capacità.

Nonostante ciò, un bicchiere di birra veniva venduto per un nichel indipendentemente dalle dimensioni del suo contenitore.

Il Whisky era più popolare nei saloons dell’Est, mentre il Bourbon nel West e nel Sud.
Entrambi venivano comunque considerati come segno distintivo di virilità.

Alcune generalizzazioni possono essere fatte nel descrivere il saloon americano.

Il bar correva lungo la parete dalla dimensione più lunga della stanza, di solito sul lato sinistro quando si entrava attraverso le porte a battenti.

Molti dei migliori bar erano fatti di legno scuro e riccamente intagliato.
Nei nuovi insediamenti che sopravvennero durante gli anni della corsa all’oro, tavole grezze sulla cima delle botti non erano rare.

La maggior parte dei saloons aveva enormi specchi appesi dietro il bar, nel retro di scaffali e bottiglie.

Una fila di slot machines poteva spesso essere trovata nascosta in un angolo.
Le attrezzature per il gioco d’azzardo occupavano la maggior parte dello spazio al suolo.

Sul retro dell’edificio, a volte fuori, sale da gioco private servivano cowboys, mandriani, minatori, sbandati e giocatori d’azzardo professionisti che si trovavano spesso in questi luoghi.

Spesso era presente anche una “stanza del vino”.
Si trattava in realtà di una stanza separata per il beneficio delle signore.
Qualche volta si chiamavano sale da thè, ma con una spruzzata di alcool che veniva appunto servito con il loro thè.

Erano presenti almeno una porta sul retro e diverse porte laterali, che servivano per le fughe precipitose.

Adiacente ad una delle uscite posteriori vi era un recinto chiamato “bull-pen”.
I buttafuori gettavano ubriachi inconsci e clienti particolarmente turbolenti in questo recinto e lì gli lasciavano smaltire la loro sbornia.
Tali clienti raramente si risvegliavano con i soldi in tasca.

I pavimenti dei saloons erano per lo più di parquet coperto di segatura per raccogliere il gocciolamento di liquidi e la polvere d’oro che un cliente avrebbe potuto perdere.
Ragazzi venivano assunti per spazzare i pavimenti una volta alla settimana e recuperare l’oro dalla segatura.

I ragazzi più intelligenti strisciavano sotto qualsiasi saloon, all’interno di vespai, per raccogliere la polvere d’oro che passava al setaccio tra le tavole del pavimento.

L’immagine del barista pesantemente impomatato era più precisa di quanto si possa pensare.
Passandosi le mani tra i capelli dopo la presa sulla polvere d’oro, il barista poteva recuperare poi una bella sommetta semplicemente con lo shampoo e passando l’acqua dopo.

Le origini delle ante battenti considerate come elemento di ogni saloon standard erano incerte.
Tali porte consentivano un facile ingresso e uscita per gli avventori instabili e fornivano un po’ di schermo per la sensibilità di tutti coloro che potevano essere di passaggio, mentre allo stesso tempo, permettevano di gettare scorci dentro, dove odori e suoni attiravano nuovi clienti.

La via del West poteva essere quasi tracciata da questi stabilimenti che crescevano lungo la strada, mentre i pionieri viaggiavano lungo l’Oregon Trail e altri percorsi.

Lo stesso si può dire per la ferrovia, che istituì le “città con l’inferno sulle ruote” lungo i binari a favore dei lavoratori delle ferrovie.
Spesso queste venivano poi abbandonate quando le squadre di lavoratori andavano via, ma alcuni decidevano di restare e così le città crescevano intorno a loro.

La maggior parte dei saloons davano gettoni invece del cambio quando gli avventori pagavano per le loro bevande.

Questi gettoni sarebbero stati utili per ottenere un drink in quel saloon, il che contribuiva a mantenere i clienti e farli tornare.
I gettoni venivano spesso considerati buoni anche per essere scambiati con lievi quantità di denaro.
Altri business seguirono gli esempi di questi saloons, in particolare le “sale da ballo” e le “case di malaffare”.

Naturalmente i saloons esistono ancora oggi, anche se pochi sono chiamati così al giorno d’oggi.

Non perdete tempo, il famoso West americano, con tutte le sue emozioni vive, vi aspetta!

Venite a scoprire insieme a me
la cultura dei saloons negli USA – vere leggende d’America dove bere ancora della sua storia,
nel Grande West Americano!

Vi invito a seguirmi e ascoltarmi fino alla fine dei miei tanti racconti:
Attraverso lo storytelling delle mie molteplici esperienze!

– Maurizio –

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