Pochi luoghi ti fanno sentire in questo mondo come il Parco Nazionale di Yellowstone!
Il suo superare il limite del tempo si estende fino all’orizzonte ed è qui che giocano l’orso e l’antilope.
Ma dove domina il bisonte.
Qui vive quella che potrebbe essere probabilmente l’ultima mandria di bisonti selvaggi liberi in Nord America. Guardando la sua valle oggi piena di bisonti si percepisce l’America più primitiva. Probabilmente ciò che è il più vicino possibile a come appariva questa parte del paese nei primi anni del 1700 e 1800.
E tutto questo è davvero un tesoro.
Nonostante questo sia uno tra i più imponenti animali terrestri d’America (un bisonte adulto è alto circa due metri e può arrivare a pesare anche più di una tonnellata), esso era quasi scomparso.
Ci fu un periodo negli anni passati dove nel Parco Nazionale di Yellowstone erano rimasti meno di 25 bisonti. Questa di oggi rappresenta pertanto una delle più grandi storie di conservazione della fauna selvatica nella storia degli Stati Uniti.
Il bisonte americano, “il simbolo delle Grandi Pianure”, una volta vagava in un territorio che si estendeva dal Nevada al Mississippi. Ma nel 1800, i bisonti furono uno tra i numerosi motivi per cui i pionieri si spinsero ad Ovest. Decine di milioni ne furono massacrati dagli allevatori di bestiame, dai coloni e dalle truppe statunitensi. Persino dai cacciatori sportivi che sparavano ai bisonti dai treni in movimento.
Nel ‘800 ben 60 milioni di bisonti vennero considerati veri obiettivi e cacciati fino quasi alla loro estinzione. Mentre gli animali scomparivano lentamente, così facevano anche le tribù native americane che per secoli si erano affidate al bisonte per cibo, vestiti, riparo ed attrezzi. I nativi americani non li chiamano bisonti, ma bufali, perché pensano tutt’oggi al bisonte come ad un termine legato all’uomo bianco.
Il “Bufalo” era tutto per le tribù, rappresentando quindi un grande significato spirituale. Sopravvissero grazie anche ad essi, perché ritenevano che questi animali si prendessero cura di loro. L’idea, sbagliata, dell’uomo bianco fu pertanto quella che: “Se ti sei liberato dei bufali, di conseguenza, ti libererai dell’indiano.”
Quando nel 1883 quasi tutti i bisonti erano spariti, il Congresso inviò persino soldati a Yellowstone per proteggere gli ultimi sopravvissuti dai bracconieri. I conservazionisti, incluso il glorioso presidente Teddy Roosevelt, intervennero fermamente per proteggere e ripristinare la popolazione animale.
Oggi a Yellowstone vivono circa ben 5.000 bisonti!
Secondo i nativi americani, questi animali dovrebbero vagare liberi all’interno e all’esterno del parco, ed essere restituiti a quello che essi chiamano “paese indiano”.
Lottando per conservare e proteggere la presenza di sempre più bisonti su questo spettacolare paesaggio, possiamo tuttora onorare anche il loro significato culturale per la comunità dei nativi americani.
Sono animali selvatici: “Appartengono alla terra, fanno parte della terra”.
Venite a scoprire insieme a me
perché i bisonti fanno parte del futuro di Yellowstone,
nell’incredibile Grande West Americano!
Vi invito a seguirmi e ascoltarmi fino alla fine dei miei tanti racconti:
Attraverso lo storytelling delle mie molteplici esperienze!
– Maurizio –
#CastleDreamsGETAWAYS
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Bisonti nella Hayden Valley
L’iconico geyser Old Faithful
La colorata Grand Prismatic Spring
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