Le isole barriera al largo della costa della Georgia ospitano foreste frastagliate, spiagge incontaminate ed una storia affascinante che vale la pena conoscere.
La più grande e meridionale tra tutte è Cumberland Island, che si estende su circa 4.000 ettari di terre selvagge protette.
Ma una delle cose più singolari di Cumberland Island sono i cavalli selvaggi che qui hanno la loro casa!
Secondo documenti storici, i cavalli furono portati qui come bestiame quando gli spagnoli stabilirono in quest’area le loro missioni alla fine del 1500.
Questi cavalli ebbero un ruolo molto importante nelle piantagioni nel 1800, ma la maggior parte di loro venne poi venduta o rimossa durante la guerra civile.
Abbandonati dai coloni spagnoli più di 500 anni fa, questi cavalli selvaggi vagano per le spiagge, le paludi e le rovine di un antico palazzo dei Carnegie, difendendosi da soli.
Essi vivono di avena marina, muschio spagnolo, ghiande ed erbe autoctone. C’è un mix di razze ed una gamma di colori, dal bianco al marrone chiaro e dalla baia, o marrone, quasi nero.
Le indagini del National Park Service stimano che oggi vi siano tra i 150 ed i 200 cavalli selvaggi sull’isola.
Oltre ai cavalli, ci sono anche tartarughe marine che vivono sull’isola di Cumberland e sono attualmente in corso programmi per la loro conservazione e tutela.
La città di St. Marys è la principale porta d’accesso a Cumberland Island, ed il modo più semplice per arrivarci è in traghetto.
Il traghetto parte dalla terraferma alle 9:00 e alle 11:45, tutti i giorni in primavera, estate ed autunno; mentre tutti i giorni tranne il martedì e il mercoledì in inverno. Il viaggio in traghetto dura circa 45 minuti.
Oppure potete recarvi a Cumberland Island anche con la vostra barca o kayak, pagando prima un apposito biglietto d’ingresso al parco.
E’ possibile anche montare una tenda ed accamparvi in alcune specifiche zone di Cumberland Island per un massimo di sette giorni, sempre a pagamento, e noleggiare una bicicletta sull’isola al Sea Camp Dock.
Potete anche portare la vostra bici sul traghetto, ma tenete presente che non ci sono strade asfaltate, quindi avrete obbligatoriamente bisogno di pneumatici larghi per poter attraversare la sabbia.
Cumberland Island vanta una lunga storia di visitatori e residenti importanti.
Il fondatore della Georgia, James Oglethorpe, arrivò sull’isola nel 1736 dove costruì diversi forti ed una casa di caccia che chiamò Dungeness. (Oglethorpe in seguito rivendicò anche l’isola di Amelia per l’Inghilterra nel 1763 e la chiamò come la principessa Amelia, figlia del re Giorgio II.)
Il generale della guerra rivoluzionaria Nathanael Greene acquistò terra sull’isola di Cumberland nel 1783 e dopo la sua morte, la sua vedova, Catherine, costruì la sua Dungeness, che in seguito si bruciò.
Poi alla fine del 1800 arrivarono i Carnegies, che una volta possedevano il 90 percento dell’isola. Lucy e Thomas Carnegie, fratello del magnate dell’acciaio, costruirono un grande palazzo Dungeness nel 1886. Nel 1900, la coppia costruì un’altra casa, Greyfield, per la loro figlia, Margaret, che oggi è una locanda.
Il Greyfield Inn, che offre 16 camere insieme ad una sala da pranzo, è stato il luogo di ricevimento del matrimonio segreto di John F. Kennedy Jr con Carolyn Bessett nel 1996.
Oltre alla locanda ed alla First African Baptist Church, la maggior parte degli edifici precedentemente magnifici rimanere oggi in decadenza. L’area erbosa accanto alle rovine di Dungeness è oggi un luogo popolare per i cavalli al pascolo.
Per scoprire la lunga storia selvaggia di Cumberland Island, pianificate di indossare scarpe comode da trekking e di portare con voi uno zaino per spuntini, acqua e provviste; ricordatevi poi che dovrete portare indietro con voi tutta la vostra spazzatura, essendo questo luogo parte protetta del National Park Service.
Quando ho visitato di persona Cumberland Island ho realizzato che ci sono pochi posti come questo che esistono ancora nella loro forma naturale.
Venite a scoprire insieme a me
la magia e la serenità dei cavalli selvaggi che corrono liberi sulla spiaggia, in Georgia.
Travel South USA!
Vi invito a seguirmi e ascoltarmi fino alla fine dei miei tanti racconti:
Attraverso lo storytelling delle mie molteplici esperienze!
– Maurizio –
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