Ricordo ogni sensazione, perfettamente, come se fosse adesso.

Era il mese di Settembre del 2013, quando mi sono recato per la prima volta nelle Black Hills del South Dakota.

L’aria pura e frizzante, la poca folla, i panorami estesi a volo d’aquila, le immancabili viste dei caleidoscopici colori del foliage autunnale, gli animali selvaggi, il senso profondo di piena libertà …
Appena arrivato, capii immediatamente che mi trovavo in un posto così unico e davvero speciale!

Mi guardavo intorno dappertutto e riuscivo a percepire l’intensità di un cielo diverso, sopra qualcosa che mi si rivelava immediatamente magico.

Innanzitutto, da dove deriva il loro nome.

Il fatto che questa zona fosse ricoperta foreste di pini imponenti (alberi sempreverdi) faceva apparire le colline con il loro aspetto scuro da lontano, portando così i nativi americani a nominare l’area che oggi conosciamo come la Foresta Nazionale delle “Colline Nere”.

E’ infatti dalla lingua Lakota, “Pahá” (collina) “Sápa” (nero), dalla quale deriva l’attuale nome moderno di “Black Hills”.

Diverse tribù native considerano da sempre “sacra” quest’area, con i Sioux e i Cheyenne che credono che questo sia appunto il centro sacro del mondo.
Il luogo degli dei, quello dove i guerrieri sarebbero andati ad aspettare le visioni e a parlare al loro “Grande Spirito”.

Oggi, le Black Hills sono un luogo pieno di strade panoramiche, monumenti iconici e gemme nascoste che aspettano solo di essere scoperte.
Un viaggio in questo luogo, credetemi, vi lascia ricordi che restano indimenticabili.

Pensate adesso ad un sogno ad occhi aperti, un’esperienza pittoresca che si estende per oltre un milione di acri di terre selvagge!

Con una larghezza di oltre 168 chilometri ed una lunghezza di oltre 201 chilometri, la Black Hills National Forest contiene meraviglie che vi sorprendono in ogni stagione, rendendola così il luogo ideale per i più intrepidi viaggiatori.

Esplorate insieme una varietà di paesaggi naturali americani:
dalle vaste praterie popolate dai maestosi bisonti, agli incredibili granitici panorami montani, dai laghi glaciali e bacini artificiali alle migliaia di chilometri di ruscelli, dai labirinti di passaggi sotterranei alle pareti scolpite di canyons, che si intrecciano con diverse decine di strade panoramiche che collegano in uno scenario mozzafiato una delle più grandi concentrazioni di parchi nazionali, monumenti e grotte del West.

Così piene di attività ricreative all’aperto, le Black Hills del South Dakota sono una destinazione meravigliosa che esalta quel senso di tornare ad uno stile di vita lenta e di viaggio su strada più tradizionale, mettendo in risalto la natura incontaminata, la bellezza della fauna selvatica, la ricca e travagliata storia, l’autentica cultura dei nativi americani, le orme delle leggende di personaggi famigerati, l’inaspettato divertimento e soprattutto la gente del selvaggio Grande West Americano!

Tra le sue più grandi attrazioni fatte dall’uomo, sono imperdibili i memoriali di Mount Rushmore e Crazy Horse.

Mount Rushmore National Memorial è un famoso monumento che mostra le teste dei 4 presidenti George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosevelt e Abraham Lincoln, scolpite nella roccia di granito.

Il nome della montagna risale all’avvocato Charles Rushmore che iniziò una spedizione in questa zona nel 1885.
La costruzione del monumento iniziò nel 1927 e terminò nel 1941, sovvenzionata dai fondi del governo federale.

Oggi questo memoriale patriottico è anche conosciuto come “Santuario della Democrazia” (Shrine of Democracy), con diversi pannelli informativi tra cui parti dei discorsi più importanti di presidenti americani.

Mentre, a pochi chilometri, dirigendovi verso quella che è conosciuta come la “Thunderhead Mountain”, si trova il Crazy Horse Memorial.

Un’intera montagna viene ancora tutt’oggi scolpita, cercando di rappresentare la figura storica del famoso guerriero Lakota Tashunka Witko, conosciuto da tutti come “Cavallo Pazzo” (Crazy Horse), che cavalca il suo cavallo.

Il sito, per il suo gigantismo, è a dir poco impressionante! (vi basti pensare che la sola testa di Crazy Horse, per le sue dimensioni, può contenere tutte e quattro le facce dei famosi vicini presidenti).

Poiché questo sito è sovvenzionato solo tramite donazioni private, ci vorranno ancora molti anni prima che possa essere ultimato.

Quando avverrà, questa sarà la scultura più grande al mondo, nelle terre sacre dei nativi, proprio qui nelle Black Hills del South Dakota!

Tra le strade panoramiche più classiche dell’area (da percorrere in auto oppure in moto), vi consiglio di passare per:
Spearfish Canyon, Iron Mountain Road e la meravigliosa Needles Highway, che si snoda con bellissimi percorsi tortuosi tra appuntiti picchi montuosi (da qui deriva appunto il suo soprannome “Autostrada degli aghi”), con molti posti interessanti dove fermarsi e uscire lungo il percorso.

A poca distanza, non perdete assolutamente la gemma nascosta del Custer State Park.
Uno tra i miei parchi preferiti.

Istituito nel lontano 1913, inizialmente come riserva di caccia, oggi comprende quasi 29.000 ettari di paesaggi incredibili, tra cui Harney Peak, la montagna più alta ad est delle Montagne Rocciose, con i suoi 2.207 metri di altezza.

Attorniati da numerosi ruscelli e freschi laghi per la pesca e il nuoto (tra cui Sylvan Lake, probabilmente il più riconoscibile), e così tanti sentieri che ci vorrebbero mesi per esplorarli tutti a piedi, qui potete effettuare una spettacolare osservazione della fauna selvatica.

Custer State Park ospita infatti una mandria di 1.500 bisonti selvatici, tra le più grandi mandrie pubbliche al mondo.

E’ proprio qui che ogni anno, alla fine del mese di Settembre, si svolge l’importante Custer State Park Buffalo Roundup.
Un evento a dir poco entusiasmante!

Guardare i cowboys e cowgirls, dai vari punti di osservazione, mentre guidano e radunano questa immensa mandria libera di bisonti selvaggi fino a quando non è al sicuro nei recinti (da qui il termine di “Roundup”), è un vero spettacolo grandioso, un’emozione forte per chi li segue! … sia per gli occhi che per il cuore.

Le Black Hills del South Dakota sono uno tra i luoghi più importanti dove è stata scritta la vera storia della frontiera western americana.

La scoperta delle “Colline Nere” arrivò sostanzialmente con l’inizio della scoperta dell’oro.

Quando la spedizione del 1875 del colonnello George Custer confermò la presenza di vene d’oro nel French Creek (vicino all’attuale città di Custer), la voce si diffuse rapidamente nel paese ed innescò quella che è conosciuta come la “Corsa all’oro delle Black Hills”: la Black Hills Gold Rush!

Si aprì così la forte espansione verso l’Ovest che portò in quest’area potenziali minatori con la speranza di arricchirsi, commercianti di pellicce, soldati, cowboy e molti curiosi viaggiatori.

Il tutto però avveniva appunti in quelli che erano i terreni di caccia nei territori sacri degli indiani Sioux.

L’esercito degli Stati Uniti rispose alle richieste dei pionieri coloni bianchi e dei minatori di avere protezione contro i Sioux, e fu così che nel 1876 scoppiò la famosa “Grande Guerra Sioux”, che vide contrapposti a lungo tempo il governo federale con gli indiani nativi.

Nel 1876, circa 10.000 persone arrivarono a popolare le Black Hills. Furono istituiti diversi campi minerari vicino alle città di Custer, Hill City e Deadwood, e mentre la corsa all’oro continuava, diede appunto origine alla famosa “città senza legge” di Deadwood, che da sola raggiunse rapidamente una popolazione di quasi 5.000 abitanti.

La notorietà della città è anche legata a famigerati personaggi, tra cui in primis i pistoleri Wild Bill Hickok e Calamity Jane, così come Seth Bullock, che dapprima venne nominato sceriffo di Deadwood e poi nel 1901 fu scelto personalmente dal presidente Teddy Roosevelt come uno dei primi supervisori forestali della Foresta Nazionale delle Black Hills.

Nelle Black Hills, ogni punto di riferimento racconta una storia e ogni evento cattura lo spirito del popolo,
mentre per quelli come me che amano la vita all’aria aperta, vi innamorerete dei paesaggi del South Dakota così vari e affascinanti.

Fate volare in alto il vostro spirito, come ho fatto io,
qui dove è possibile creare ricordi che durano una vita!

Guardate bene il video che vi consiglio qui sotto …

Venite a scoprire insieme a me
i paesaggi sacri delle Black Hills del South Dakota, ricchi di storia e cultura legata ai nativi americani,
nel Grande West Americano!

Vi invito a seguirmi e ascoltarmi fino alla fine dei miei tanti racconti:
Attraverso lo storytelling delle mie molteplici esperienze!

– Maurizio –

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Mount Rushmore National Memorial

Custer State Park Buffalo Roundup

La cultura dei rodei nel South Dakota

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BLACK HILLS National Forest 8K South Dakota

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