Durante il 1845, il Manifest Destiny (“destino manifesto” appunto) fu una grande convinzione culturale negli Stati Uniti del 19° secolo che i coloni americani fossero inevitabilmente destinati per volontà di Dio ad espandersi in tutto il Nord America, divenendo così una forza trainante per spingere migliaia di americani ad emigrare in quel periodo soprattutto verso Ovest.
I territori selvaggi tra gli immensi spazi aperti del Grande West Americano portarono così la forte speranza di una vita migliore, la ricerca di prosperità e di nuove abbondanti terre per i desiderosi coloni.
Nel febbraio 1848, la fine della Guerra messico-statunitense fece crescere di dimensioni gli Stati Uniti (inglobando nei loro territori gli attuali stati di Arizona, California, Colorado, Nevada, New Mexico, Utah e Wyoming).
L’esodo dei pionieri mormoni del 1847, la “corsa all’oro” in California del 1849, così come anche l’Oregon Trail, portarono tutti insieme ancora più cittadini americani presenti nella splendida regione a Ovest.
Queste grandi emigrazioni evidenziarono pertanto la necessità di collegare efficacemente i nuovi coloni con tutto il resto del Paese.
A quel tempo però, la consegna della posta era un processo davvero lentissimo.
Le linee ferroviarie e telegrafiche si estendevano soltanto ancora fino al Midwest, ed i coloni facevano più che altro affidamento su società private (la più grande delle quali fu la famosa Butterfield Overland Mail Service).
Utilizzando però esse le diligenze come metodo di consegna, sarebbero stati necessari persino dei mesi per recapitare la posta in tutto il paese.
Impossibile perciò poter ricevere messaggi o posta in modo urgente e tempestivo, isolando sostanzialmente così tutto il West dal resto del paese!
Nel 1857 avvenne un fatto che segnò i tempi, per il successivo sviluppo del Pony Express.
Il direttore generale delle poste, Joseph Holt, prese la drastica decisione di dismettere il servizio della Butterfield Overland Mail verso la California, riducendo più che mai al minimo le comunicazioni da tutta la parte orientale del paese verso i territori posti ad Ovest.
Considerate che le lettere inviate da New York viaggiavano solitamente in nave (che però richiedeva almeno un mese per arrivare fino in California), oppure in diligenza sulla rotta terrestre Butterfield Express che fu istituita (ma che poteva richiedere da tre settimane fino a molti mesi per arrivare a destinazione).
Con la richiesta ai massimi storici di un servizio di posta che fosse più veloce ed efficiente, l’opportunità di guadagno finanziario per soddisfare questa importante esigenza non passò di certo inosservata ai più attenti.
Fu così che nacque il mitico servizio “The Pony Express”!
William Hepburn Russell, Alexander Majors e William Bradford Waddell, proprietari di un’attività di trasporto merci, formarono una partnership commerciale con l’intento di creare un sistema tempestivo per spedire via terra la posta in tutto il paese.
Insieme, i tre uomini costruirono dapprima The Leavenworth & Pike’s Peak Express Company (in seguito nota con il nuovo nome di The Central Overland California and Pike’s Peak Express Company) e da lì formularono poi l’idea rivoluzionaria che divenne appunto The Pony Express.
Fondata come un’impresa privata, con i suoi proprietari che speravano di ottenere da essa un contratto di commessa redditizio da parte del governo degli Stati Uniti, essa si basava su centinaia di “stazioni di scambio” (lungo un sentiero pionieristico attraverso gli odierni stati di Missouri, Kansas, Nebraska, Wyoming, Colorado, Utah, Nevada e California).
Pony Express non fu un normale servizio di posta.
Ciò che rese Pony Express così rivoluzionario ed unico fu quel suo approccio assolutamente “innovativo” nella consegna della posta.
Con il tempo che era sostanzialmente nemico, Russell, Majors e Waddell svilupparono perciò un percorso prestabilito ed escogitarono un processo sistematico che consegnava la posta ad Ovest due volte più velocemente di prima.
Il loro sistema ben rodato creò uno scambio di posta in continuo movimento, semplificandone il processo come mai fu fatto prima di quel tempo.
Il primo servizio di Pony Express debuttò il 3 aprile 1860.
La prima corsa avvenne con squadre formate da staffette di cavalli e cavalieri, che lasciarono contemporaneamente St. Joseph, in Missouri, e Sacramento, in California, dirette ognuna verso l’altra (viaggiando attraverso gli stati di Kansas, Nebraska, Colorado, Wyoming, Utah e Nevada).
Dieci giorni dopo, il 13 aprile, il cavaliere ed il pacco postale in direzione Ovest completarono il viaggio di circa 2.900 chilometri ed arrivarono a Sacramento, battendo di due giorni l’arrivo del pacco in direzione Est a St. Joseph, stabilendo così un nuovo standard per la consegna rapida della posta.
Rispetto al ritmo da lumaca dei metodi di consegna esistenti all’epoca, il tempo medio di consegna di 10 giorni del Pony Express sembrò essere per tutti quasi alla velocità della luce!
Lungo tutto il percorso vi erano oltre 180 stazioni di scambio, posizionate ogni 15-25 chilometri circa l’una dall’altra.
I cavalieri consegnavano la posta a cavallo, fermandosi in ogni stazione di scambio lungo il percorso per cambiare il loro cavallo, e prenderne uno fresco, assicurandosi in questo modo che un cavallo stanco non potesse interferire in una loro consegna rapida.
Il pilota avrebbe continuato per un percorso di circa 120 chilometri, quindi avrebbe scambiato i pacchi con il prossimo pilota alla stazione di scambio, ritornando entrambi da dove erano venuti.
Questi veloci “corrieri a cavallo” trasportavano la posta in una borsa appositamente realizzata, chiamata “mochila” (dalla traduzione spagnola per definire zaino), che poteva contenere fino a poco meno di 10 chilogrammi.
Per mantenere il peso al minimo, vennero assunti spesso ragazzi di appena 14 anni e non più vecchi di 18 anni che non pesavano più di 60 chilogrammi come cavalieri.
I piloti, che venivano pagati circa 25 Dollari a settimana, sottostavano al giuramento di astenersi da tutto ciò che avrebbe potuto mettere a repentaglio il loro lavoro, incluso il consumo di alcol, imprecazioni e litigi.
Questo era il giuramento ufficiale di ogni Pony Express:
“Con la presente giuro, davanti al Grande Dio Vivente, che durante il mio ingaggio, e mentre sono un dipendente di Russell, Majors e Waddell, non userò, in nessun caso, un linguaggio profano, che non berrò liquori inebrianti, che non litigherò, né litigherò con nessun altro dipendente dell’azienda, e che sotto ogni aspetto mi comporterò onestamente, sarò fedele ai miei doveri e dirigerò tutti i miei atti in modo da conquistare la fiducia dei miei datori di lavoro, quindi aiutami Dio.”
Questi nuovi veloci “piloti” non delusero il pensiero strategico di Russell, Majors e Waddell, dimostrando di consegnare la posta in tutto il paese a tempo di record.
Il servizio Pony Express affrontò numerosi ostacoli lungo il suo percorso ruvido e ostile, dall’inizio delle sue corse con problemi che continuarono sostanzialmente fino alla sua non lontana scomparsa.
Le continue lotte tra i nativi americani ed i coloni nel West portarono paura e pericolo tra i cavalieri, e la Pyramid Lake War del 1860 fermò persino questo trasporto per un breve periodo.
Un altro grande ostacolo per Pony Express fu il costo per l’utilizzo del servizio.
Il costo iniziale della consegna fu di 5 Dollari per ogni mezza oncia di posta (che all’epoca rappresentava un prezzo elevato) e la maggior parte delle persone non poteva quindi permetterselo.
Per questo motivo, Pony Express consegnò principalmente giornali, dispacci governativi e documenti aziendali.
Sebbene alla fine ridussero poi il prezzo a 1 Dollaro per ogni mezza oncia di posta, ciò non ebbe un impatto per evitare il futuro insuccesso dell’azienda.
Pony Express contribuì però in modo significativo all’economia delle numerose città situate lungo il suo percorso, e soddisfò le esigenze del servizio postale del West americano di quegli anni.
L’inizio della fine sfortunata per la Pony Express iniziò il 16 giugno 1860, quando il Congresso Americano approvò un disegno di legge per iniziare la costruzione di una linea telegrafica transcontinentale, che avrebbe perciò collegato il fiume Missouri fino alla costa occidentale.
Ciò nonostante le operazioni equestri di consegna posta continuarono imperterrite fino a quando la città di San Francisco non riuscì però a stabilire un collegamento diretto con New York nel 1861.
A quel punto, Pony Express non poteva certamente poi competere con l’avvento della prima linea telegrafica transcontinentale (nell’ottobre 1861), che portò purtroppo la cessazione della maggior parte delle sue operazioni.
L’ultima corsa ufficiale avvenne il mese successivo, appena 18 mesi dopo la sua prima apertura al mercato.
Il fallimento del Pony Express lasciò in rovina Russell, Majors e Waddell, con la loro reputazione inevitabilmente offuscata.
Non si ripresero mai completamente dalla perdita sociale e finanziaria, poiché non presero mai più parte ad alcuna nuova impresa commerciale.
Sebbene alla fine di breve durata, e non redditizio, il Pony Express ha da sempre affascinato tutta l’immaginazione americana!
Fu comunque di certo vitale nel legare la California all’Unione subito prima della Guerra di secessione americana (combattuta dal 1861 al 1865 fra gli Stati Uniti d’America e gli Stati Confederati d’America).
Un’emozionante storia nella storia, il Pony Express ebbe un impatto duraturo nel patrimonio della nazione americana ed è diventato una parte significativa della cultura del selvaggio West Americano.
Ispirando innumerevoli film e programmi TV, la leggenda del mitico cavaliere solitario del Pony Express che galoppa attraverso la frontiera del Vecchio West per consegnare la posta sopravvive ancora oggi nei cuori di molti di noi!
Venite a scoprire insieme a me
la storia del servizio postale a cavallo Pony Express,
un’affascinante eredità lasciata durante la grande espansione
nel West Americano!
Vi invito a seguirmi e ascoltarmi fino alla fine dei miei tanti racconti:
Attraverso lo storytelling delle mie molteplici esperienze!
– Maurizio –
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