Ancor prima del proibizionismo in America, un tempo i distillatori si radunavano in luoghi segreti in tutte le zone rurali del Sud, producendo liquori fatti in casa da vendere sotto-banco e lontano da tasse e divieti sugli alcolici.
Le bevande erano fatte sotto la luce della luna, nella speranza che nessuno potesse rilevare il fumo che si alzava dagli alambicchi ed alla fine interrompere la loro operazione – una pratica che così portò al liquore il suo nome di Moonshine, ovvero “chiaro di luna”.
La produzione di Moonshine risale al 1700, quando i funzionari imposero tasse sulle vendite dei liquori. Gli agricoltori e gli immigranti di tutto il Sud decisero di vendere i loro prodotti per guadagnare soldi extra, esentasse, per contrastare gli effetti dell’estrema povertà nella regione.
E con l’introduzione del Proibizionismo, la produzione salì alle stelle, creando un fiorente mercato nero per questo whisky distillato in segreto.
Ogni distilleria nascosta aveva quindi bisogno di usare dei corridori-guidatori con auto apparentemente sobrie o altresì ordinarie che potevano contrabbandare il Moonshine dagli alambicchi fino ai clienti assetati in tutta la regione.
Esternamente, le macchine sembravano “da rottamare”, diciamo abbastanza normali da evitare l’attenzione.
Ma dentro, sia la meccanica delle macchine che i piloti al volante erano decisamente lontani dall’ordinario.
I veicoli erano equipaggiati con ammortizzatori e molle pesanti, salvaguardando i barattoli che contenevano il prezioso liquore dal rompersi sulle strade di montagna sconnesse. I sedili nella parte posteriore venivano di solito rimossi, cosicché potessero contenere più alcool. Ed i motori ad alta potenza davano alle macchine una maggiore velocità per superare qualsiasi poliziotto ed agente fiscale lungo il percorso.
Per quanto riguarda i piloti, conoscevano ogni sentiero della zona come il palmo delle loro mani, in grado di superare coloro che li inseguivano, anche spegnendo i fari e navigando ancora con successo.
Furono conosciuti per le loro manovre di guida spericolata ad alta velocità come, ad esempio, la “virata del bagagliaio”, in cui i conducenti giravano rapidamente direzione di marcia della macchina con un movimento controllato di 180 gradi in un tempo minimo, sia per eludere i poliziotti che li inseguivano, sia per giocare con loro ad una gara di inseguimento, guidando a tutta velocità fino a quando essi non cambiavano bruscamente rotta.
Quando i corridori non contrabbandavano alcolici, molti passavano il loro tempo libero correndo contro altri corridori per vantarsi.
Il North Carolina fu sicuramente uno tra i primi stati ad avere un ruolo importante nella storia del Moonshine americano.
Con così tanti garage segreti nascosti nei boschi sulla linea di confine tra i due stati di North Carolina e Virginia, in questa regione si iniziò a produrre in quegli anni uno tra i più ambiti liquori del paese.
Oggi molti di quei garage sono scomparsi da tempo, ma gli esploratori moderni possono ancora trovare i resti delle operazioni di Moonshine dappertutto, in piccoli angoli lungo i fiumi e nelle caverne in tutti gli Appalachi e le Blue Ridge Mountains.
Non è quindi così raro trovare in giro rottami metallici o vecchi relitti dei veicoli che diedero vita alla storia del famigerato “chiaro di luna”.
Sebbene la vendita dei liquori sia ora legale, molti distillatori del Sud continuano a fabbricare il loro prodotto usando antiche ricette di famiglia tramandate da generazioni fino agli attuali proprietari.
In molte distillerie non può essere comprato il liquore sul posto, ma possono essere fatti tour guidati e degustazioni all’interno prima di acquistarlo nei rivenditori autorizzati.
Dagli anni ’30 in poi, una volta terminato il Proibizionismo, la richiesta di alcolici contraffatti diminuì ed i corridori si ritrovarono così con le auto truccate ma senza lavoro, sebbene continuassero a prendere parte a gare organizzate.
Il 14 dicembre 1947, uno di questi corridori, Big Bill France, si incontrò con altri piloti, proprietari di auto e meccanici per mettere finalmente in atto alcune regole standardizzate per le gare, così la N.A.S.C.A.R. (National Association for Stock Car Auto Racing) nacque!
La prima gara ufficiale si tenne due mesi dopo.
La NASCAR Hall of Fame, che si trova ad Uptown Charlotte NC, a circa 25 minuti a sud di Charlotte Motor Speedway, onora i piloti che per quasi un secolo hanno dimostrato un’eccezionale capacità alla guida dei veicoli NASCAR, tutti i grandi capi e proprietari degli equipaggi di tutti i tempi, le emittenti ed altri importanti contributori di questa competizione che ha portato a creare uno tra i più grandi passatempi nazionali americani!
Venite a scoprire insieme a me
La coinvolgente passione sportiva del North Carolina e degli altri stati del Sud.
Travel South USA!
Vi invito a seguirmi e ascoltarmi fino alla fine dei miei tanti racconti:
Attraverso lo storytelling delle mie molteplici esperienze!
– Maurizio –
#CastleDreamsGETAWAYS
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Macchinari vintage per la produzione
L’alcoolico liquore di Moonshine
Meccanici e piloti durante la NASCAR
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