Immensi spazi naturali, che attirano e coinvolgono al tempo stesso, e che contribuiscono a plasmare il suo ricco passato pionieristico.
Seguendo le orme dei famosi Lewis e Clark, questa terra ha da sempre ispirato alla sua esplorazione, portando le persone a restarne fin da subito affascinati.
Le sue diverse comunità di persone, che vivono in quegli stessi luoghi così eccitanti come durante i tempi avventurosi del “Vecchio e Selvaggio West”, rendono il South Dakota un posto speciale.
In questo luogo prevalentemente rurale, dove mandrie di bisonti e cavalli selvaggi corrono ancora liberi, innumerevoli storie continuano ancora oggi a prendere vita, tra Grandi Praterie e montagne sacre.
Sede della più ricca storia dei nativi americani della regione, lo Stato del South Dakota prende appunto il suo nome dalla divisione “Dakota” degli indiani Sioux, la cui parola in lingua nativa significa “Amico”.
Nel 1889 il South Dakota fu ammesso nell’Unione come il 40° stato, dividendo così a metà il Territorio del Dakota (tra North e South), seguendo il percorso del 46° parallelo nord.
L’ampio fiume Missouri scorre verso sud, attraverso il centro dello stato, definendone in modo importante la morfologia.
Ad est del fiume si trovano basse colline, formate da antichi ghiacciai e vaste distese di fertili terreni coltivati.
Mentre a sud-ovest sorgono all’improvviso le incantevoli Black Hills (le “Colline Nere”), una catena montuosa considerata sacra fin dagli antenati nativi.
A sud-est delle Black Hills ci sono poi le Badlands, un parco nazionale caratterizzato da terre aspre selvagge e suggestivi calanchi multicolore.
Per centinaia di anni, il popolo Lakota ha chiamato quest’area Mako Sica, che letteralmente si traduce appunto in “terre cattive”. (da qui il termine in inglese: Bad-Lands)
Le Black Hills sono note anche per due sculture monumentali scolpite nel loro interno, che spiccano tra tutte:
• il Mount Rushmore National Memorial, che onora in modo patriottico i presidenti Washington, Jefferson, Lincoln e Theodore Roosevelt;
• e l’imponente Crazy Horse Memorial (ancora in costruzione), che onora il capo “Cavallo Pazzo” della guerra Oglala Sioux.
Succederà sicuramente anche a voi, così come è capitato a me, di restare quasi ipnotizzati dagli ampi spazi, i grandi cieli e soprattutto dalla gente del South Dakota.
Venite a scoprire insieme a me
i contrasti colorati del South Dakota ed il suo ricco patrimonio etnico e western,
nel Grande West Americano!
Vi invito a seguirmi e ascoltarmi fino alla fine dei miei tanti racconti:
Attraverso lo storytelling delle mie molteplici esperienze!
– Maurizio –
#CastleDreamsGETAWAYS
#BEbyMaurizioDiBella
Il Crazy Horse Memorial
Bikers nelle incantevoli Black Hills
Dignity: of Earth & Sky
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